Siamo nell'era della "siringa facile"!

In ambito politico 5stelle e la sinistra, in questo caso LEU in particolare, continuano a cercare di ostacolare la pratica venatoria; se poi ci si può anche ricavare del denaro, tanto meglio!
Nella Finanziaria appena approvata, troviamo 5 milioni dedicati alla gestione fauna selvatica e da subito
500.000 euro saranno destinati alla sterilizzazione dei cinghiali per contenerne il numero.
Al momento, l’unica forma di sterilizzazione possibile è tramite iniezione. Bisogna catturare l’animale, inoculare il contraccettivo e rilasciarlo. L’operazione andrebbe poi ripetuta più avanti con i richiami.


Penso che risulti assolutamente evidente a chiunque che catturare centinaia di migliaia di animali è impresa semplicemente impossibile, nelle percentuali necessarie per avere successo con l'intervento, considerando anche che spesso si ri-catturerebbero quelli già sterilizzati e che portare le gabbie (e i medici) nei posti più fitti della macchia è improponibile.


Inoltre che ne sarebbe delle carni? Probabilmente non manterrebbero le caratteristiche originali quindi gli animali non sarebbero nemmeno più adatti per l’alimentazione umana.



Tutto ciò è confermato da ISPRA e supportato dal risultato di un apposito studio scientifico (https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0238429).

Ma queste evidenze cosa importano a chi si proporrà per incassare il denaro?!


Si, perché penso non sfuggirà a nessuno che ora sorgerà magicamente qualche struttura “amica” disposta ad impegnarsi nell’impresa - senza ovviamente garantire alcun risultato - la sola cosa che garantiranno è di emettere fattura…


Ovunque si sostiene che il solo modo per contenere il numero dei cinghiali, e quindi i danni che arrecano, è il prelievo venatorio, che però è giusto pretende venga fatto in modo adeguato al risultato che si vuole ottenere. Obiettivamente in questi anni, nonostante la pratica venatoria, si è constatato il continuo aumento dei danni: bisogna quindi agire meglio, altrimenti anche la caccia mostra il fianco a critiche.
L’introduzione massiccia della caccia di selezione costituisce la sola possibilità per integrare il lavoro fatto dalla caccia collettiva, che ha dimostrato di non essere in grado, da sola, di risolvere il problema, e il risultato della loro inefficacia è questa “genialata” della sterilizzazione (oltre al consistente intervento delle guardie con numerosissimi prelievi di capi sottratti alla caccia).
I soldi andranno quindi a chi si proporrà per catturare i cinghiali, ai veterinari che praticheranno le iniezioni, ai ricercatori che si impegneranno nella sperimentazione con l'obiettivo di distribuire il farmaco tramite mangime (con conseguenze sulla fauna in genere che oggi non immaginiamo).
In Italia siamo purtroppo molto abituati a speculazioni sulla disponibilità dei soldi pubblici, ma quello che come cacciatore mi fa davvero rabbia è il fatto che si preferisca impestare le carni dei selvatici (le migliori in assoluto oggi disponibili) e si preferisca ridurre il numero dei capi con sostanze chimiche, piuttosto che lasciar fare il lavoro in modo del tutto naturale alla caccia, arricchendo il menu degli italiani di tonnellate di carne pregiata e sana, che oltretutto comporta l’equivalente diminuzione di acquisto di carne prodotta dagli allevamenti intensivi, con tutte le problematiche etiche ed energetiche che questi comportano.


Inoltre, i cacciatori, per svolgere questo lavoro, non solo non chiedono soldi, ma pagano!


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